L'Italia si arrende alla forza delle cinesi, subendo un 3-0 che in ogni caso non rispecchia le proporzioni delle forze in campo. E' vero, le azzurre sono leggermente sottotono, specialmente a causa di un calo della Aguero che si fa sentire notevolmente nel bilancio del gioco. Ma tutti e 3 i set sono stati persi con la minima differenza punti: 25-23. Anche un episodio avrebbe cambiato il destino di questo match, impossibile non considerare immeritato un risultato così penalizzante.
Il coach azzurro manda in campo una formazione totalmente rivoluzionata: Rondon in regia al posto della Lo Bianco in diagonale con Aguero, Marcon e Secolo di banda, Gioli e Barazza centrali, con Piccinini libero (???). L'insolito ruolo rivestito dalla schiacciatrice toscana è volto a collaudare la sua condizione fisica dopo le noie fisiche che l’avevano costretta al riposo alla fine del campionato, e diventa un modo per confermare ancora una volta la completezza di questa sempre preziosa giocatrice. Gioli al centro resta la migliore delle nostre.
Italia e Cina chiudono alla pari il girone di qualificazione, con due vittorie e una sconfitta, ma il primato va alle asiatiche per quoziente set. Così in semifinale per l'Italia ci sarà la Polonia.
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