giovedì 26 agosto 2010

World Grand Prix 2010: terzo e ultimo week-end

Le azzurre a Tokyo staccano definitivamente il biglietto per la Final Six di questo Grand Prix 2010, piazzandosi al 5° posto con 6 vittorie all'attivo e 3 sconfitte.
Ecco quali erano state le parole di Massimo Barbolini alla vigilia della 3 giorni giapponese: "Siamo arrivati alla settimana decisiva, quella che indicherà le squadre che raggiungeranno la Final Six, ci sono ancora due posti in bilico e noi speriamo di prenderne uno. Ci aspettano tre partite ostiche contro squadra di cui conosciamo bene il valore. La prima contro l'Olanda, che abbiamo battuto nella finale degli ultimi Europei, vincendo questa gara probabilmente il più sarà fatto, altrimenti avremo ancora due incontri con Giappone e con Dominicana per conquistare i punti indispensabili." La missione è sembrata possibile, e i risultati sono arrivati. Ecco, in cifre, com'è maturata la qualificazione:

Italia - Paesi Bassi, 3-0
Italia - Giappone, 3-1
Italia - Repubblica Dominicana, 2-3

E' un'Italia che vince e convince quella artefice delle prime 2 decisive vittorie, mentre la sconfitta con la Repubblica Dominicana è raccolta da una formazione schierata all'insegna del turn over. Panchina per Barazza, Del Core, Lo Bianco e Gioli; delle titolari va in campo solo Francesca Piccinini, che aveva saltato qualche gara per la febbre che l'aveva colpita nei giorni scorsi, e l'insostituibile Serena Ortolani. Arrighetti, Barcellini e Crisanti (quest'ultime, nella foto) fanno del loro meglio per raccogliere bottino pieno in questo 3° week-end di gare, ma si devono arrendere ad una Repubblica Dominicana il cui entusiasmo è cresciuto con l'avanzare della partita dopo un Grand Prix piuttosto deludente. A metà gara Lucia Bosetti rileva la Ortolani come opposto, meno incisiva rispetto agli ultimi incontri. L'Italia, sotto 2-1, pareggia i conti e agguanta il tie-break, nel quale tuttavia arriva la vittoria di misura della Repubblica Dominicana (23-25 32-30 25-22 22-25 15-13). Poco male, perchè le azzurre, a Ningbo, ci saranno eccome!

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